L’estate 2025 si apre come un capitolo nuovo, vibrante e silenzioso insieme, in cui il linguaggio dei capelli torna a farsi centrale. In un tempo in cui la bellezza non si impone ma si svela, i tagli, le texture e le colorazioni non gridano ma suggeriscono. L’obiettivo non è più l’apparenza, bensì la coerenza tra l’estetica e l’identità.
I saloni più raffinati, da Milano a Tokyo, da Copenaghen a New York, disegnano per questa stagione un orizzonte che privilegia l’autenticità: linee pure, forme plasmate dalla natura, colori che si fanno eco della pelle. Martom osserva, accoglie, rielabora. Come ogni gesto sartoriale, interpreta il tempo attraverso la materia.

Il taglio come gesto architettonico

La stagione estiva si muove tra due poli: libertà e precisione. Le lunghezze medie dominano la scena, ma si alleggeriscono sulle punte, lasciando spazio al movimento. Il long bob, ormai presenza stabile nel panorama contemporaneo, viene declinato in forme più destrutturate, con volumi che si spostano, si inclinano, si ammorbidiscono.


Accanto a lui, i tagli corti si rinnovano con accenti couture. Il pixie gioca con ciocche più lunghe sul davanti, in un equilibrio tra rigore e sensualità. Il mixie, fusione tra il mullet anni Ottanta e il pixie anni Sessanta, racconta una femminilità nuova: irriverente ma mai aggressiva. Le lunghezze pari, quasi grafiche, ritornano protagoniste nei capelli lisci e lucidi, come superfici da sfiorare. Meno scalature, più struttura. La simmetria torna come segno di forza, ma sempre con
una certa morbidezza nei contorni.

Il colore non domina, accompagna

La palette cromatica dell’estate 2025 si spoglia degli eccessi. Il colore non è mai pieno, ma attraversato dalla luce. I biondi si raffreddano, accendendosi di riflessi vaniglia o sabbia. I castani abbracciano nuance nocciola, miele, caramello. I ramati sono morbidi, come sfumature di terra al tramonto.

Il tono su tono domina: effetti “glow” che sembrano appartenere naturalmente alla fibra. Non più colpi di scena, ma bagliori interni. Le schiariture non sono dichiarate, ma quasi accennate, come se la luce del sole le avesse disegnate nei giorni d’estate. Più che un colore, è la tridimensionalità della materia a farsi notare. Capelli che riflettono, respirano, si muovono. Per raggiungere questo risultato, la fibra deve essere

Martom e il tempo dell’estate

Per Martom, l’estate non è mai soltanto una stagione. È uno stato d’animo, un momento sospeso in cui tutto può cambiare. I capelli, in questa narrazione, sono protagonisti. Parlano di chi siamo, ma anche di come decidiamo di evolvere.

Le tendenze per l’estate 2025 non chiedono di scegliere un look, ma di scegliere uno stile di vita. Quello che pone la qualità prima della moda, la materia prima del risultato. Martom accompagna questo sguardo con eleganza, lasciando che ogni chioma racconti il proprio modo di abitare la luce.


Perché ogni stagione merita il suo ritmo, e ogni capello la sua forma di splendore.

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